Microsoft Outlook introduce nuove regole per i mittenti ad alto volume - Cosa cambia per la deliverability?
A partire dal 5 maggio 2025, Microsoft ha implementato nuove e più rigide regole di autenticazione per i mittenti che inviano più di 5.000 email al giorno verso gli indirizzi Outlook.com, Hotmail.com e Live.com.
Questa scelta segue l’esempio di Gmail e Yahoo, che già nel 2024 avevano introdotto requisiti simili, e rappresenta un ulteriore passo verso un ecosistema email più sicuro e affidabile.
Cosa prevede la nuova policy?
Microsoft richiede ora che tutti i mittenti ad alto volume implementino correttamente i seguenti protocolli di autenticazione:
- SPF (Sender Policy Framework): il record DNS del dominio deve autorizzare esplicitamente gli IP che inviano email per suo conto.
- DKIM (DomainKeys Identified Mail): le email devono essere firmate digitalmente per garantire l’integrità del messaggio.
- DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting and Conformance): è obbligatorio pubblicare un record DMARC con policy almeno p=none, che deve allinearsi con SPF o DKIM (idealmente entrambi).
I messaggi che non rispettano questi requisiti verranno inizialmente recapitati nella cartella Posta indesiderata.
Successivamente, Microsoft potrà rifiutarli del tutto con un errore SMTP 550 5.7.515, indicando che il dominio mittente non soddisfa il livello di autenticazione richiesto.
Nessuna soglia ufficiale sul tasso di spam… per ora
Diversamente da Google e Yahoo, che hanno incluso nei loro requisiti una soglia massima di spam rate (tipicamente sotto lo 0,3%), Microsoft non ha ancora fornito indicazioni specifiche in merito.
Questo non significa però che il tasso di spam non conti: un’elevata quantità di segnalazioni da parte degli utenti può comunque compromettere la reputazione del mittente e impattare negativamente sulla deliverability, anche in assenza di una soglia esplicita.
Altre raccomandazioni per la deliverability
Oltre ai requisiti tecnici, Microsoft consiglia ai mittenti di adottare ulteriori best practice:
- Indirizzi mittente validi: assicurarsi che gli indirizzi “From” e “Reply-To” siano reali, ricevano risposte e riflettano il dominio effettivo.
- Link di disiscrizione funzionanti: inserire un link chiaro e visibile per consentire agli utenti di annullare l’iscrizione, in particolare nelle email di marketing o invii massivi.
- Igiene delle liste: rimuovere regolarmente indirizzi non validi o inattivi per ridurre i bounce e le segnalazioni di spam.
- Trasparenza: usare oggetti coerenti e contenuti autentici, evitando header ingannevoli.
Come adeguarsi: soluzioni Contactlab per la sicurezza del dominio
Per chi desidera adeguarsi rapidamente ai requisiti di autenticazione imposti da Microsoft (e da altri provider come Google e Yahoo), è possibile rivolgersi al proprio referente commerciale Contactlab. Sono disponibili due soluzioni pensate per rafforzare la sicurezza del dominio e tutelare la deliverability:
- Brand Shield Base: pensato per garantire il rispetto dei requisiti minimi SPF, DKIM e DMARC, con configurazione assistita e supporto al monitoraggio iniziale.
- Brand Shield Avanzato: include tutti i vantaggi della versione base, con in più un IP dedicato, ideale per chi desidera separare la propria reputazione da quella di altri mittenti e avere un maggiore controllo sulla deliverability.
Conclusioni
Se invii più di 5.000 email al giorno, è fondamentale verificare e aggiornare le configurazioni DNS del tuo dominio per rispettare i nuovi requisiti di Microsoft.
Questa è un'opportunità per rafforzare la sicurezza delle tue comunicazioni email, tutelare il tuo brand e garantire una deliverability ottimale.
👉 Per maggiori informazioni, consulta l’annuncio ufficiale di Microsoft:
Strengthening Email Ecosystem: Outlook’s New Requirements for High‐Volume Senders